Tallio – Tl

Numero atomico

81

Massa atomica

204.383 g.mol -1

Elettronegativita’ secondo Pauling

1.8

Densita’

11.71 g.cm-3 at 20°C

Punto di fusione

304 °C

Punto di ebollizione

1473 °C

Raggio di Vanderwaals

0.182 nm

Raggio ionico

0.099 nm

Isotopi

11

Guscio elettronico

[ Xe ] 4f14 5d10 6s2 6p1

Energia di prima ionizzazione

589.1 kJ.mol -1

Energia di seconda ionizzazione

1970.5 kJ.mol -1

Energia di terza ionizzazione

 

2877.4 kJ.mol -1

Scoperto da

Sir William Crookes nel 1861

Tallio

Quando viene esposto all’aria fresca il tallio mostra brillantezza metallica, ma sviluppa rapidamente in colore grigio-bluastro, diventando simile al piombo. Nell’aria si forma un pesante ossido, e in presenza di acqua si forma un idrossido. Il metallo e’ molto morbido e malleabile, e puo’ essere tagliato con un coltello.

Applicazioni

Il tallio è usato per fare vetro speciale a basso punto di fusione per lenti altamente riflettenti. I sali del tallio sono usati come reagenti nella ricerca chimica. Il solfato di tallio ancora è venduto nei paesi in via di sviluppo in cui è ancora consentita la sua applicazione come antiparassitario, anche se esso e’ vietato nei paesi occidentali. Poiché la sua conduttività elettrica cambia con l’esposizione alla luce infrarossa, è usato in fotocellule. È usato nella separazione dei minerali per densita’. L’amalgama del tallio è usato in termometri per basse temperature, perché congela a -58 °C (il mercurio puro congela a °C -38).

Tallio nell’ambiente

Il tallio non e’ un elemento raro: e’ 10 volte più abbondante dell’argento. L’elemento e’ ampiamente disperso, soprattutto nei minerali di potassio come silvite e pollucite. I minerali di tallio sono rari, ma alcuni sono noti, come crookesirte and lorandite. La produzione mondiale di composti di tallio e’ di circa 30 tonnellate all’anno. La grandezza delle riserve non e’ stata ancora valutata.

Il tallio è parzialmente solubile in acqua e di conseguenza può essere disperso con l’acqua freatica se i terreni contengono i grandi quantità di tale componente. Il tallio può anche disperdersi attraverso assorbimento su fango. Esiste evidenza che il tallio è abbastanza mobile all’interno dei terreni.

Effetti del tallio sulla salute

Il tallio si presenta naturalmente nell’ambiente in piccole quantità. Non è usato molto diffusamente dagli esseri umani, soltanto come veleno per topi e come sostanza nelle industrie elettrotecniche e chimiche. Queste applicazioni possono causare esposizione umana a sostanze di tallio.

Il corpo umano assorbe il tallio molto efficacemente, soprattutto attraverso la pelle, gli organi respiratori ed il tratto digestivo.

L’avvelenamento da tallio principalmente è causato dall’assunzione accidentale di veleno per topi, che contiene grandi quantità di solfato di tallio. Di conseguenza, si verificano dolori di stomaco e danneggiamento del sistema nervoso. In alcuni casi i danni sono così irreversibili che la morte si manifesta in breve tempo. Se un essere umano sopravvive all’avvelenamento da tallio spesso rimangono conseguenze dei disturbi al sistema nervoso, come tremito, paralisi e cambiamenti del comportamento. Nei bambini non ancora nati l’avvelenamento da tallio può causare disordini congeniti.

A causa dell’accumulo del tallio nel corpo degli esseri umani, si possono manifestare effetti cronici, come stanchezza, emicranie, depressione, mancanza di appetito, dolori alle gambe, perdita dei capelli e disturbi alla vista.

Ulteriori effetti che possono essere collegati all’avvelenamento da tallio sono dolori ai nervi e dolori alle giunture. Queste sono conseguenze dell’assunzione di tallio attraverso gli alimenti.

Effetti del tallio sull’ambiente

L’elemento ed i suoi composti sono tossici e devono essere maneggiati con cura.

Il tallio è molto tossico per i topi e per questo motivo è applicato come veleno per topi. Il tallio inoltre ha effetti negativi sulle piante: per esempio fa cambiare colore alle foglie e disturba lo sviluppo. I mammiferi, come conigli, sono sensibili agli effetti tossici del tallio quanto gli esseri umani.

fonte: https://www.lenntech.it/