Numero atomico |
79 |
Massa atomica |
196.9655 g.mol -1 |
Elettronegativita’ secondo Pauling |
2.4 |
Densita’ |
19.3 g.cm-3 at 20°C |
Punto di fusione |
1062 °C |
Punto di ebollizione |
2000 °C |
Raggio di Vanderwaals |
0.144 nm |
Raggio ionico |
0.137 nm (+1) |
Isotopi |
7 |
Guscio elettronico |
[ Xe ] 4f14 5d10 6s1 |
Energia di prima ionizzazione |
888 kJ.mol -1 |
Energia di seconda ionizzazione |
1974.6 kJ.mol -1 |
Potenziale standard |
+1,68 V ( Au+/ Au ) |
Scoperto da |
c.a. 3000 BC |
Oro
L’oro è solitamente unito in leghe nei gioielli per dargli più resistenza ed il termine carato descrive la quantità dell’oro presente (24 carati è oro puro). Si stime che tutto l’oro nel mondo, finora raffinato, potrebbe essere disposto in un singolo cubo di 60 piedi di lato. È metallico, di colore se in una massa, ma se finemente diviso può essere nero, vermiglio, o porpora.
È il metallo più malleabile e più duttile; 1 oncia (28 g) di oro può essere battuta in 300 piedi quadrati. È un metallo morbido e solitamente è unito in leghe per conferirgli maggiore resistenza. È un buon conduttore di calore e di elettricità e non viene alterato dall’aria e dalla maggior parte dei reagenti.
I più comuni composti dell’oro sono cloruro aurico (AuCl3) ed acido cloraurico (HAuCl4). Una miscela di una parte di acido nitrico con tre parti di acido cloridrico è detta aqua regia (perché ha dissolto l’oro, il re dei metalli).
Applicazioni
L’oro e’ usato come ornamento e in gioielleria, industria del vetro ed elettronica. La gioielleria consuma circa il 75% di tutto l’oro prodotto. L’oro da gioielleria puo’ avere diverse sfumature a seconda del metallo con cui e’ legato (bianco, rosso, blu, verde ecc.). L’oro colloidale e’ aggiunto al vetro per colorarlo di rosso o porpora e l’oro metallico e’ applicato in strati sottili sulle finestre di grandi edifici per riflettere il calore dei raggi del sole. L’elettroplaccatura con oro e’ usata nell’industria elettronica per proteggere le componenti di rame e migliorare la loro saldabilita’.
L’oro nell’ambiente
L’oro e’ ampiamente distribuito sulla terra ad un livello di 0.03 g/ 100 kg (0.03 ppm in peso). La sua inerzia e la sua elevata densita’ gli consentono di concentrarsi nei letti dei corsi d’acqua, sia in piccoli fiocchi che in grandi pepite, da cui puo’ essere recuperato tramite setacciatura. In natura si puo’ trovare libero o associato con quarzo, pirite, e altri minerali.
L’oro si trova libero in natura ed è associato con quarzo, pirite ed altri minerali. Due terzi dei rifornimenti mondiali vengono dal Sudafrica e 2/3 della produzione degli Stati Uniti proviene dal Sud Dakota e dal Nevada. Altre grandi miniere si trovano in Canada e Russia. L’oro si puo’ trovare in acqua di mare, ma nessun processo economico efficace è stato destinato (ancora) per estrarlo da questa fonte. La produzione mondiale di oro e’ di circa 2.500 tonnellate all’anno, ma le riserve sono stimate in decine di migliaia di tonnellate.
Effetti sulla salute dell’oro
Effetti di esposizione: Inalazione: puo’ causare irritazione in caso di esposizione prolungata o eccessiva. Ingestione: non sono attesi effetti negativi. Pelle: puo’ causare irritazione e reazione allergica. Occhi: puo’ causare irritazione.
L’oro e’ usato per curare le artriti da reumatismi, secondo un trattamento chiamato Crisoterapia. E’ prescritto quando il trattamento con droghe anti-infiammatore non steroidi non da’ alcun sollievo.
Effetti ambientali dell’oro
L’oro non è stato valutato per la sua ecotossicità. Tuttavia, la biodegradazione dell’oro in circostanze aerobiche e’ attesa essere molto povera e non esistono prove per suggerire che genera problemi ecologici una volta scaricato nell’ambiente. Dal momento che l’oro è insolubile, e’ ritenuto avere minime caratteristiche di biodisponibilità e di bioaccumulazione.
fonte: https://www.lenntech.it/