Niobio – Nb

Numero atomico

41

Massa atomica

92.91 g.mol -1

Elettronegativita’ secondo Pauling

non nota

Densita’

8.4 g.cm-3 a 20°C

Punto di fusione

2410 °C

Punto di ebollizione

5100 °C

Raggio di Vanderwaals

0.143 nm

Raggio ionico

0.070 nm (+5) ; 0.069 nm (+4)

Isotopi

14

Guscio elettronico

[ Kr ] 4d4 5s1

Energia di prima ionizzazione

652 kJ.mol -1

Scoperto da

Charles Hatchett nel 1801

Niobio

Il niobio è un metallo raro, morbido, malleabile, duttile, grigio-bianco con una struttura cristallina cubica a facce centrate. Nelle sue proprietà fisiche e chimiche assomiglia al tantalio, l’elemento sotto di esso nel gruppo Vb della tavola periodica. Reagisce valocemente ad alte temperature con ossigeno, carbonio, gli alogeni, azoto e zolfo; deve essere disposto in un atmosfera protettivo se trattato persino a moderate temperature. Il metallo è inerte a acidi, anche all’aqua regia a temperatura ambiente, ma è attacato da acidi caldi e concentrati ed specilamente da alcali e da agenti ossidanti.

Applicazioni

Niobio e’ importante nella produzione di leghe resistenti ad alte temperature e di acciai inossidabili speciali; grandi quantita’ di niobio sono usate nel programma spaziale degli Stati Uniti. I piccoli importi di niobio conferisono maggiore forza ad altri metalli, soprattutto a qualli esposti a basse temperature. Il carburo di niobio è usato in utensili per il taglio. È usato in leghe di acciaio inossidabile per i reattori nucleari, in get, missili, utensili per il taglio, condutture, super magneti ed in canne per saldatura.
Le leghe niobio-titanio e niobio-stagno sono usate come cavi per magneti superconduttori in grado di produrre campi magnetici enormemente forti. Il niobio è anche usato nella sua forma pura per fare strutture acceleranti superconduttive per gli acceleratori di particelle. Le leghe di niobio sono usate negli impianti chirurgici perché non reagiscono con il tessuto umano.

Il niobio nell’ambiente

Le piante mostrano generalmente soltanto tracce di niobio e molte non contengono affatto, anche se i alcuni mischi e licheni possono contenere 0,45 ppm. Tuttavia, la piante che sviluppano vicino a giacimenti di niobio possono accumulare il metallo in livelli superiore a 1 ppm. Il niobio veniva estratto principalmente come columbite ed era precedentemente noto come colombio (Cb).

Un altro metallo estratto è pirocloro e questo ora è il più importante. Le zone estrattive principali del mondo sono il Brasile, che produce più dell’85% di niobio, lo Zaire, la Russia, la Nigeria ed il Canada. La produzione mondiale è intorno alle 25,000 tonnellate all’anno. La quantità di riserve non estratte non e’ conosciuta, ma esistono vasti depositi di pirocloro.

Effetti del nobio sulla salute

Il niobio ed i relativi composti possono essere tossici (la polvere di nobio causa irritazioni a occhi e pelle), ma non ci sono casi di esseri umani avvelenati da esso. Oltre a misurare la sua concentrazione, non e’ stata realizzata nessuna ricerca su niobio in esseri umani.

Il niobio, una volta inalato, è trattenuto pricipalmente nei polmoni e secondariamente nelle ossa. Interferisce con il calcio come attivatore dei sistemi di enzimi. Negli animali da laboratorio, l’inalazione del nitruro di niobio e/o il pentosside conduce allo sfregio dei polmoni ai livelli di esposizione di 40 mg/m3.

Effetti ambientali del niobio

Non sono stati riportati effetti negativi del niobio

fonte: https://www.lenntech.it/