Numero atomico |
42 |
Massa atomica |
95.94 g.mol -1 |
Elettronegativita’ secondo Pauling |
1.8 |
Densita’ |
10.2 g.cm-3 at 20°C |
Punto di fusione |
2610 °C |
Punto di ebollizione |
4825 °C |
Raggio di Vanderwaals |
0.139 nm |
Raggio Ionico |
0.068 nm (+4) ; 0.06 nm (+6) |
Isotopi |
11 |
Guscio elettronico |
[ Kr ] 4d5 5s1 |
Energia di prima ionizzazione |
651 kJ.mol -1 |
Potenziale Standard |
– 0.2 V |
Scoperto da |
Carl Wilhelm Scheele nel 1778 |
Molibdeno
Il metallo è un metallo di transizione bianco argenteo e molto duro, ma è più morbido e più duttile del tungsteno. Scheele lo scopri’ nel 1778. È stato spesso confuso con la grafite ed il minerale di piombo. Ha un alto modulo elastico e soltanto il tungsteno ed il tantalio, tra i metalli maggiormente disponibili, hanno punti di fusione più alti.
Applicazioni
È un prezioso agente legante nelle leghe, poichè contribuisce a indurimento e durezza degli acciai raffreddati e temperati. Inoltre migliora la resistenza dell’acciaio alle alte temperature. Il molibdeno è usato in leghe, elettrodi e catalizzatori. Il pezzo di artiglieria tedesco della seconda Guerra Mondiale chiamato “Grande Berta” contiene molibdeno come componente essenziale del suo acciaio.
È usato in certe leghe a base di nichel, come l’Hastelloys(R), che sono termoresistenti e resistenti alla corrosione in soluzioni chimiche. Il molibdeno si ossida ad elevate temperature. Il metallo ha trovato recente applicazione negli elettrodi per fornaci in vetro elettricamente riscaldate. Il metallo è anche usato in applicazioni di energia nucleare e per parti di velivoli e missili. Il molibdeno è utile come catalizzatore nella raffinazione del petrolio. Ha trovato le applicazioni come materiale filamentoso in applicazioni elettroniche ed elettriche. Il molibdeno è un oligoelemento essenziale nelle nutrizione delle piante. Alcune terre sono sterili per carenza di questo elemento nel terreno. Il solfuro di molibdeno è utile come lubrificante, soprattutto ad alte temperature alle quali gli olii si decomporrebbero. Quasi tutti gli acciai di resistenza ultraelevata con limite di snervamento minimo fino ad un massimo di 300.000 psi(lb/in2) contengono il molibdeno in quantita’ da 0,25 a 8%.
Polveri di molibdeno sono usate in polveri di inchiostro ed in apparecchiature a microonde.
Molibdeno nell’ambiente
Il molibdeno differisce da dagli altri micronutrienti presenti nel terreno in quanto è meno solubile in terreni acidi e più solubile in terreni alcalini, il risultato che è che la sua disponibilità alle piante è sensibile alle condizioni di drenaggio e di pH. Alcune piante possono contenere fino a 500 ppm del metallo quando si sviluppano sui terreni alcalini.
La molibdenite è il minerale principale, seguita da wulfenite. Un po’ di molibdenite è ottenuta come sottoprodotto della produzione di tungseno e rame. Le zone estrative principali sono gli Stati Uniti, il Cile, il Canada e la Russia, con una produzione mondiale che si aggira intorno alle 90,000 tonnellate all’anno e le riserve che ammontano a 12 milioni di tonnellate di cui 5 milioni tonnellate negli Stati Uniti.
Effetti del molibdeno sulla salute
Sulla base di esperimenti sugli animali, il molibdeno ed i relativi composti sono altamente tossici. Alcune evidenze di disfunzione al fegato con iperbilirubinemia sono state segnalate in operai cronicamente esposti in un impianto sovietico Mo-Cu. In aggiunta, segni di gotta sono stati trovati negli operai di fabbriche e fra gli abitanti delle regioni dell’Armenia ricche di molibdeno. Le caratteristiche principali erano dolori a ginocchia, mani, piedi, deformità articolari, eritema e edema delle zone delle giunture.
Effetti ambientali del molibdeno
Il molibdeno è essenziale per tutte le specie. Come per gli altri oligometalli, tuttavia, quello che è essenziale in quantita’ molto piccole puo’ essere altamente tossico in dosi maggiori. Esperimenti su animali hanno indicato che troppo molibdeno causa deformità fetali. Il foraggio contente più di 10 ppm di molibdeno metterebbe la maggior parte del bestiame a rischio
fonte: https://www.lenntech.it/